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Coltivare la Lavanda

La lavanda è una pianta erbacea particolarmente apprezzata per il profumo dei suoi fiori, generalmente usati a scopo decorativo, a livello erboristico e in ricette culinarie. La pianta che non raggiunge elevate altezze (mezzo metro massimo) si sviluppa in larghezza, la sua ramificazione, infatti, la rende estremamente folta.

Le foglie della lavanda di forma peduncolata, sono posizionate in maniera opposta, mentre nella parte bassa dell’arbusto sono molto fitte, vanno via via diminuendo se si sale verso la punta del ramo.

In natura sono presenti circa 40 varietà di lavanda che pur differenziandosi le une dalle altre per dimensioni, intensità di profumo e caratteristiche estetiche, hanno in comune la capacità di fiorire e resistere a temperature calde e in situazioni di assenza quasi totale di acqua.

Habitat pianta lavanda

Vista la sua elevata resistenza anche a condizioni climatiche avverse, la lavanda non richiede di un habitat con caratteristiche specifiche. Si tratta, infatti, di una pianta “rustica” che cresce specialmente in ambienti collinari in cui i terreni sono aridi e sassosi. Nonostante il suo adattarsi a qualsiasi condizione, la pianta di lavanda fiorisce in maniera ottimale, senza eccessiva necessità di acqua, se piantata in zone particolarmente esposte al sole e al vento, un’eccessiva annaffiatura potrebbe, infatti, causare danni alla pianta. La lavanda va annaffiata parsimoniosamente, verificando tra un’annaffiatura e un’altra che il terreno sia completamente asciutto (è bene, inoltre, lasciare passare qualche giorno senza annaffiare la pianta anche dopo la completa asciugatura del terreno).

Raccolta della lavanda

Nonostante durante la sua coltivazione la pianta non necessiti di particolari cure, quello della raccolta è un momento estremamente delicato.  Per prima cosa, infatti, bisognerà raccogliere tutte le sommità dotate di fiori che saranno fatti essiccare in un luogo fresco e ventilato prima di essere utilizzati. Una volta completato il processo di essiccazione, i fiori della lavanda vengono utilizzati: per il confezionamento di sacchetti profumati da inserire nella biancheria o per profumate composizioni floreali. Oltre che al processo di essiccazione, i fiori della lavanda possono essere sottoposti a un diverso tipo di lavorazione chiamato “distillazione a vapore” mediante il quale è possibile ottenere l’olio essenziale.

Coltivazione

Coloro che amano l’inconfondibile profumo della lavanda, potranno scegliere di coltivarla comodamente anche a casa propria semplicemente prestando qualche attenzione in più rispetto a quelle necessarie nella coltivazione in campo.

Per la coltivazione in casa per prima cosa dovrete scegliere tra le diverse varietà di lavanda, quella che più preferite, tenendo conto però del fatto che la lavanda francese è quella che meglio si presta a questo tipo di coltivazione. Dovrete poi scegliere un luogo in cui la pianta riceva i raggi del sole durante la maggior parte della giornata e munirvi di un grande vaso, terriccio e concime. Fatto questo occupatevi di mescolare tra loro, all’interno del vaso da voi scelto per il trapianto, il terriccio e la sabbia, ai quali aggiungerete del concime di tipo calcareo.  A questo punto inserite molto delicatamente la pianta e annaffiatela con estrema attenzione (ricordatevi di annaffiare nuovamente la pianta solo quando la sua terra risulterà completamente asciutta, evitando eventuali ristagni di acqua che potrebbero causare problemi).

Qualora doveste scegliere di collocare il vaso con di lavanda all’interno della vostra abitazione, ricordatevi di portarlo all’aria aperta verso la fine dell’estate in modo da permettere alla pianta di ricevere l’aria necessaria per la sua ottimale fioritura. Nel caso di ambienti poco umidi, è bene ricordarsi di collocare all’interno del vaso un po’ di ghiaia, in grado di mantenere l’ambiente circostante alla pianta umido al punto giusto.

Storia della lavanda

 

Il termine lavanda deriva dal gerundio latino del verbo “lavare”.  Già dai tempi dell’antica Roma, infatti, il fiore veniva usato per profumare l’acqua del bagno. Secondo un’antica legenda, inoltre, pare che il fiore della lavanda sia un miracoloso antidoto in grado di combattere i morsi dei serpenti velenosi, basta strofinare sulla parte del morso i fiori macerati nell’acqua per ottenere sollievo.

Varietà di lavanda

Tra le 40 varietà presenti in natura le specie più diffuse tra le piante di lavanda sono:

  • Lavanda angustifolia: Può crescere fino a un metro di altezza, le sue foglie sono chiare e i suoi fiori color malva sbocciano generalmente a partire da metà estate.
  • Lavanda dentata: Dal profumo delicato e caratteristiche foglie dentellate, la lavanda dentata può raggiungere un’altezza di 75 cm. I fiori di questa specie di lavanda fioriscono generalmente verso la fine del periodo autunnale. Per la sua fioritura ottimale si consiglia la coltivazione in vaso che vi permetterà di riparare la pianta durante il periodo invernale.
  • Lavanda lanata: La lavanda lanata è una specie molto delicata che come la lavanda dentata deve essere necessariamente riparata durante il periodo invernale. I suoi fiori di colore viola scuro e dal profumo simile a quello della canfora sbocciano verso la fine del periodo estivo.
  • Lavanda stoechas: Alta circa 60 cm. la lavanda stoechas è originaria dei climi freddi.

Consigli per la scelta

Ogni varietà di lavanda possiede delle caratteristiche uniche in grado di soddisfare tutte le esigenze. Per questo abbiamo pensato di svelarvi qualche consiglio che vi aiuterà nella scelta della pianta più adatta a voi!

Consigliamo ad esempio, la lavandula angustifolia varietà munstead, a coloro che desiderano una pianta ideale per arricchire siepi e bordure con fioritura nel mese di maggio.

La lavanda angustifolia varietà Alba è consigliata invece per coloro che desiderano ornare siepi in cui sono già presenti altre erbe aromatiche come la salvia e il rosmarino.

 

Benefici per la salute

 

Oltre che dar vita a fiori dall’inconfondibile profumo, la lavanda possiede numerose proprietà benefiche come:

  • Proprietà antisettiche: Dopo aver lasciato i fiori della pianta a macerare nell’alcool, infatti, questi ultimi potranno essere utilizzati per la cura delle piccole ferite.
  • Proprietà curative per problemi respiratori: In caso di tosse o forti raffreddori, è molto consigliato inalare un infuso caldo di lavanda e olio essenziale.
  • Proprietà curative in caso di raffreddore e mal di testa: Dormire con un sacchetto di fiori di lavanda quando si è raffreddati, vi porterà un grande giovamento. Quando si ha mal di testa, invece è consigliato distendere sulle tempie dei panni umidi imbevuti in aceto aromatizzato alla lavanda.
  • Proprietà disinfettanti: L’infuso di fiori di lavanda è un ottimo disinfettante in grado di rinfrescare l’alito.
  • Proprietà curative in caso di puntura di insetto.
  • Proprietà sgrassanti per i capelli: Massaggiare il cuoio capelluto con l’olio di lavanda favorisce, inoltre la ricrescita.

Infine l’olio essenziale di lavanda è considerato un ottimo rimedio per le smagliature, la cellulite e la pelle a buccia d’arancia.

La lavanda in cucina

 

Oltre che per scopo decorativo o erboristico, la lavanda è molto usata anche in cucina per la preparazione di marmellate, tè e dolci. Molto amato dagli amanti del vino è quello aromatizzato alla lavanda da preparare lasciando macerare circa 6 gr di fiori all’interno di una bottiglia di vino bianco per un giorno intero, trascorso il quale dopo averlo filtrato si aggiungeranno circa 10 gr di zucchero precedentemente bollito in una tazza di acqua e un bicchierino di brandy.